La Supervisione è un momento di importante riflessività clinica per gli psicologi e psicoterapeuti che lavorano in ambito sanitario. Essa consente di attivare un processo di deutero apprendimento permettendo all’operatore di: osservare se stesso, assumere una lente di osservazione sistemica, costruire ipotesi complesse sul caso, analizzare la propria posizione dentro il proprio contesto istituzionale di riferimento.

Il lavoro di supervisione vede un primo momento di approfondimento epistemologico del modello socio costruzionista e della cibernetica di secondo ordine che sono alla base del modello sistemico della scuola di Milano.

In un secondo momento si sviluppa un lavoro di gruppo che viene attivato nella discussione dei casi orientata principalmente all’analisi collettiva delle esperienze dei singoli operatori. La supervisione è finalizzata all’aumento della capacità riflessiva e autoriflessiva dell’operatore per la ricerca di nuove ipotesi sistemiche, di ampliamento del vertice osservativo, di complessificazione delle chiavi di lettura, di osservazione delle premesse e dei pregiudizi degli operatori che possono impedire di vedere la complessità del caso in esame. Obiettivo di questa modalità di lavoro fortemente interattiva è quello di stimolare negli operatori coinvolti una valorizzazione della propria professionalità, una concettualizzazione di complessità sistemica pari alla complessità delle problematiche che sono chiamati ad affrontare.